Ricordo dell’Avvocato Paolo Emilio Falaschi

L’Associazione Buongoverno MPS, dopo poco più di un mese dalla scomparsa, ricorda l’Avvocato Paolo Falaschi come un vero professionista con un grande cuore e mosso da viva passione civica. Ha combattuto importanti sfide in nome della giustizia, contro facili e poco comprensibili archiviazioni. Proprio grazie a lui non è stato possibile insabbiare vicende imbarazzanti e si sono aperti nuovi filoni processuali su Mps. Importante ribadire che il suo amore per la legalità lo ha spinto verso accese battaglie per l’accertamento di verità e responsabilità, sempre in difesa della Banca, della comunità senese e a tutela dell’economia locale e nazionale. Ci auguriamo che si riconoscano sempre il valore e l’importanza delle sue azioni.

Riflessione sui dati MPS al 31.12.2023

MPS dati al 31.12.2023



Il patrimonio netto al 31.12.2023 è di €mil. 9978 rispetto a 8.649. al 31.12.2007, prima di Antonveneta, in miglioramento apparente di 1329 €mln.(*)

Dobbiamo rammentare che nel patrimonio netto 31.12.2023 sono compresi Crediti Fiscali per circa €mln. 2000 . ( Le DTA non in bilancio 2023 risultano circa €mln. 2600 v.pag.6 );

Dobbiamo altresì rammentare che nel periodo 2007-2023 vi sono stati gli aumenti di 7.5 per Antonveneta, 2,0 di Mussari in uscita, 5,0 di Profumo, 3,0 di Profumo, 8,8 Burden Sharing, 2,5 Lovaglio, per un totale di €mld. 28,8 e utili annuali cpl. di €mld.6,3 (1,4+1,0+0,2+1,0+0,4+0,3) e utile 2023 per €mln. 2051.

Partendo dal Patrimonio Netto di €mil.8.649 del 2007 e sommando gli Aucap per cpl. €mld. 28.8 e utili per €mld. 6.3, dovremmo pervenire ad oltre €mln.43700, mentre siamo – come detto – a €mln. 9978, con una differenza negativa di circa €mln. 33.700;

Considerando poi che nel Patrimonio netto al 31.12.2023 sono comprese Crediti Fiscali per circa €2.000 e crediti deteriorati svalutati al 50% circa per €mln. 1800,

appare pertanto evidente, che vi è stata distruzione di ricchezza per oltre €mln.37.000.



(*) I dati come sopra ricostruiti, sono stati desunti dai bilanci annuali;

Riepilogo

11 ottobre: Cassazione 1° filone (Mussari-Vigni)

27 ottobre: Appello 2° filone (Profumo-Viola)

11 novembre: udienza terzo filone (NPL)

12 dicembre 2023:

Errori, non reati. Sembra questa la sintesi delle sentenze che finora in vari filoni hanno coinvolto i vertici di Mps, l’istituto bancario senese fino agli anni Novanta tra i primi tre o quattro italiani, travolto da più burrasche giudiziarie nell’arco di quindici anni e nel frattempo passato da gestione privata a controllo pubblico. Ieri Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, già presidente e amministratore delegato di Rocca Salimbeni, sono stati assolti in Appello dall’accusa di avere voluto mascherare le perdite della disastrosa acquisizione di Banca Antonveneta, peraltro avvenuta prima del loro arrivo a Siena.

Lo avrebbero fatto contabilizzando in maniera erronea due prodotti finanziari «derivati», Alexandria e Santorini, una maledizione per la banca, messi a bilancio come operazioni di pronto contro termine sui titoli di Stato (a saldi aperti), per i bilanci dal 2012 fino al semestrale 2015. Viola e Profumo finiscono dunque assolti (motivazioni entro 90 giorni), come sono stati già stati assolti definitivamente anche gli ex vertici, Giuseppe Mussari e Antonio Vigni, responsabili dell’operazione Antoveneta.

La Corte d’Appello ieri ha ribaltato completamente la sentenza di primo grado, con sei anni inflitti a entrambi per false comunicazioni sociali e aggiotaggio e 2 milioni e mezzo di multa. «Una sentenza che vale mezzo miliardo», ha commentato a denti stretti una delle parti del processo dopo la lettura del dispositivo che però ha lasciato deluse 2.000 parti civili. Il riferimento è alla cifra stimata per gli accantonamenti legali della banca che ora potranno essere rilasciati, secondo una recente stima degli analisti di Mediobanca.

La sentenza con la formula «perché il fatto non sussiste» (è stato assolto in appello pure Paolo Salvadori, ex presidente del collegio sindacale dell’istituto) ha anche spinto immediatamente il titolo in Borsa (+2,9%) a quota 3,36 euro. Il sostituto pg Massimo Gaballo aveva definito «grottesca» l’assoluzione del precedente management e aveva anche accusato i colleghi della procura ordinaria di avere coperto la responsabilità di Profumo e Viola: l’inchiesta su questo capitolo davanti alla competente procura di Brescia ha visto l’archiviazione per i pubblici ministeri.

Dopo la lettura della sentenza Profumo e Viola si sono abbracciati. «Sono emozionato. Dopo otto anni di sofferenza ho sempre avuto fiducia nella giustizia. Sono anche molto contento per la banca perché si chiude questa triste vicenda», ha detto Profumo visibilmente scosso. Viola ha parlato di «sentenza che fa giustizia e chiude una triste e penosa vicenda durata dieci anni. Resta la profonda amarezza di essere stato condannato in primo grado per reati che la sentenza d’appello ha dichiarato essere inesistenti». La procura di Milano aveva inizialmente chiesto l’archiviazione per Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, ritenendo che la errata contabilizzazione dei derivati non fosse mossa dall’intenzione di mascherare le perdite. Richiesta a cui era seguita l’imputazione coatta del gip. Alla richiesta di assoluzione avanzata nel processo dalla stessa procura, i giudici avevano risposto con la condanna a 6 anni, poi ribaltata ieri dalla Corte d’Appello. È tuttora in corso un terzo filone, con udienza preliminare davanti alla gup Fiammetta Modica, sui crediti deteriorati dopo l’ispezione della Bce. Anche in questo caso, di fronte alla procura ordinaria che aveva chiesto l’archiviazione, arrivò l’ordine di disporre nuove indagini del gip Salvini. E si è ancora in attesa di giudizio.

Processo Monte dei Paschi di Siena (3^ filone): proroga per costituirsi parte civile al 26 giugno

Dopo i processi penali “MPS I” (vicino alla conclusione) e “MPS II” (concluso in primo grado), si è aperto un nuovo filone processuale, “MPS III”, per  reati di falso in bilancio e false comunicazioni sociali, nonché falso in prospetto informativo (per sopravvalutazione di crediti NPL) commessi tra il 1° giugno 2014 e il 29 luglio 2016, iniziato con udienza dello scorso 12 maggio che proseguirà nella seduta del 26 giugno, termine ultimo per aderire alla costituzione di parte civile.

Potrà costituirsi parte civile chi era titolare di azioni della banca in questo periodo, anche se comprate prima o vendute nel lasso di tempo stesso, rivolgendosi allo studio Falaschi (0577 284004, info@paoloemiliofalaschi.it),  o Rossi (0577.247651, avvocatomassimorossi@yahoo.it), o alla Confconsumatori (marcofestelli@confconsumatori.it, cell 328/7958074, tel. 0521/231846, 0564/417849).

Assemblea BMPS 20 aprile 2023

Mps: Maione nuovo presidente, bocciata azione responsabilita’ ex vertici

Non entra rappresentante lista minoranza Fondazioni (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 20 apr – Via libera dell’assemblea di Mps al bilancio 2022 e alla nomina del nuovo cda e del nuovo presidente, primo nominativo nella lista proposta dal Tesoro: Nicola Maione. Il Vice presidente, su indicazione sempre del Tesoro, e’ Gianluca Brancadoro.
Confermato Luigi Lovaglio come amministratore delegato.
L’assemblea, con il voto dell’azionista di riferimento ministero dell’Economia (presente l’82,4% del capitale) ha bocciato per l’ennesima volta la richiesta di azione di responsabilita’ verso gli ex vertici Profumo e Viola proposta dall’azionista Bluebell Partners. La percentuale di voti contrari alla proposta e’ stata del 96,59%, di favorevoli dello 0,09% e di astenuti del 3,31%. In cda entrano 12 membri della lista di maggioranza espressa dal ministero dell’Economia e i tre consiglieri di minoranza indipendenti indicati dalla lista dei fondi, seconda per numero di voti con una percentuale del 15,2% mentre la lista promossa dalle Fondazioni azioniste della banca, con il 3,8% dei voti, non e’ riuscita ad inserire il suo candidato. Anche nel collegio sindacale entrano il rappresentante della lista dei fondi (presidente) e i due sindaci effettivi espressi dalla lista del Mef.
(RADIOCOR) 20-04-23 19:52:20

Costituzione parte civile 3° filone: termine ultimo 12 maggio 2023

Coloro che si vogliono costituire parte civile nel procedimento nei confronti di Alessandro Profumo, Fabrizio Viola, Massimo Tononi e Arturo Betunio, per la rettifica dei crediti deteriorati (l’accusa è di aver provveduto a una rettifica dei crediti deteriorati per complessivi 7,82 miliardi),  dovranno farlo entro la data dell’udienza preliminare del 12 maggio attraverso il proprio legale di fiducia.  Hanno facoltà coloro che, pur valutando caso per caso, possono dimostrare il possesso delle azioni dal giugno 2014 (anche se acquistate prima) al luglio 2016 (anche se vendute prima).

E’ possibile chiedere assistenza allo Studio dell’ Avvocato Paolo Emilio Falaschi (0577. 284004; info@paoloemiliofalaschi.it) che, in seguito a rapporti proficui e risultati ottenuti grazie a una collaborazione reciproca, può offrire un trattamento di riguardo ai nostri Soci.                         

Processo di appello a Profumo e Viola (2° filone)

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 31 mar – Il sostituto procuratore di Milano Massimo Gaballo ha chiesto la conferma della condanna di primo grado per gli ex vertici di Mps, Alessandro Profumo e Fabrizio Viola, nel processo di appello su presunte irregolarita’ nella passata gestione della banca senese in relazione alla contabilizzazione dei derivati Santorini e Alexandria. In primo grado, il 15 ottobre 2020, l’ex presidente e l’ex ad di Banca Mps erano stati condannati a sei anni di reclusione ciascuno per i reati di aggiotaggio e false comunicazioni sociali (in relazione alla prima semestrale 2015 della banca con riferimento all’operazione Alexandria). Per l’ex presidente del collegio sindacale, Paolo Salvadori, condannato in primo grado a 3 anni e 6 mesi per false comunicazioni sociali, invece, e’ stato chiesto di dichiarare la nullita’ della sentenza con trasmissione degli atti al Tribunale di Siena per competenza territoriale. Inoltre, il sostituto pg di Milano ha chiesto la conferma della condanna per Banca Mps, imputata per la legge 231/2001, a una multa di 800mila euro piu’ il pagamento delle spese processuali (quest’ultimo insieme a Viola e Profumo). E’ stata infine chiesta la conferma della sentenza anche per la prescrizione del reato di false comunicazioni sociali relativo al bilancio 2012 e per l’assoluzione per lo stesso reato in relazione ai bilanci 2013 e 2014.
(RADIOCOR) 31-03-23 16:29:07

Notizie

  P.IVA 92058660520

 

Incontro del 13 marzo con l’A.D.

 

https://www.radiosienatv.it/mps-e-il-nodo-cda-la-marcia-guelfa-verso-rocca-salimbeni/

“Sullo sfondo i piccoli azionisti diverranno sempre più microazionisti, nonostante l’incontro avuto lunedì con Lovaglio. Un confronto della durata di un’ora e mezzo durante il quale l’amministratore delegato avrebbe ribadito l’intento dello Stand Alone.”

 

https://www.ilcittadinoonline.it/cronaca/siena-cronaca/buongoverno-mps-verso-un-futuro-di-banca-del-territorio/

 

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Mps, il 20 aprile l’assemblea dei soci per il bilancio e il rinnovo del cda:

 

Mps, il 20 aprile l’assemblea dei soci per il bilancio e il rinnovo del cda – Siena News

 

N.B.  La modalità di svolgimento sarà “non in presenza”:

https://www.gruppomps.it/static/upload/202/2023_03_10_ex_copy_avviso_convocazione_assemblea_rq.pdf

 

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il nostro comunicato:

Banca MPS, in balìa della speculazione

 

“Banca MPS in balìa della speculazione” – Il Cittadino Online

L’Associazione Buongoverno commenta a proposito: “il Fondo Enpam (cassa dei medici e odontoiatri), ora è la volta di AXA, da qualcuno indicato come partner leale e affidabile, ma che non ha avuto alcuna remora a liquidare l’intera quota in suo possesso, incassando una bella plusvalenza, indifferente al naturale contraccolpo che avrebbe subito il titolo MPS in Borsa”.

“In alcune assemblee di MPS degli scorsi anni avevamo fatto presente l’enorme vantaggio che stava avendo AXA, utilizzando la rete di Banca MPS per vendere i suoi prodotti, con notevoli margini per se stessa più che per MPS. Nessuno, come al solito, aveva colto questi nostri dubbi. Ed ecco che, in una fase piuttosto delicata per la situazione di MPS, la società francese ha di nuovo privilegiato i suoi interessi e, da quanto si apprende dai media, potrà continuare ad usufruire dei vantaggi derivanti, guarda caso, dalla proroga dell’accordo effettuata anticipatamente dall’allora A.D. di Banca MPS Morelli, oggi Executive Chairman di Axa” conclude.

5 marzo 2023

 

 

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L’intervento del socio M. Montigiani a RadioSienaTV – 9 febbraio 2023

 

Mps: Consob la toglie da ‘black list’ ma obbligo informativa trimestrale -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 31 gen – Mps era finita in ‘black list’ Consob, ricorda l’Autorita’, dopo aver letto, nel bilancio 2020, del richiamo di informativa da parte del revisore della banca “sulle significative incertezze sulla continuita’ aziendale” oltreche del superamento del limite previsto dall’art. 2446 del codice civile riguardo al bilancio 2020. Banca Mps, scrive Consob, nell’istanza di revoca dello scorso 3 gennaio rilevava la positiva conclusione dell’aumento di capitale per 2,5 miliardi a novembre e la realizzazione di importanti azioni previste nel piano industriale al 2026 e quindi a giudizio della banca “fanno ritenere che siano superati i dubbi significativi sulla continuita’ aziendale che erano stati dichiarati nelle rendicontazioni precedenti il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, segnando una positiva svolta nella gestione” di Banca Mps. La Consob ricorda che nell’assemblea che a settembre ha varato l’aumento di capitale e’ stata approvata anche la riduzione del capitale per coprire le perdite. Alla luce di questi due elementi, l’aumento di capitale e la copertura delle perdite con la riduzione del capitale sociale, la Consob ritiene quindi superati gli obblighi di informativa mensile sulla continuita’ aziendale.
Ggz
(RADIOCOR) 31-01-23

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Eba: lanciato stress test banche, risultati a fine luglio -3-
Nove gli istituti italiani coinvolti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 31 gen – Una differenza importante rispetto allo scenario precedente sono le ipotesi sia per i tassi di interesse che per l’inflazione.
Lo scenario avverso dell’esercizio 2021 e’ stato caratterizzato da un contesto di tassi di interesse “piu’ bassi per piu’ tempo”, insieme a un’inflazione molto bassa.
Lo scenario avverso presenta invece ora un’inflazione elevata e persistente, che innesca un rapido e forte aumento dei tassi di interesse di mercato e dei premi al rischio, peraltro sostenuti nell’orizzonte. Tale configurazione, indica l’Eba, contribuisce alla severita’ del quadro macroeconomico ipotizzato, frenando la domanda attraverso il reddito reale e gli effetti negativi sui costi di finanziamento. Aumenta inoltre i rischi di insolvenza di imprese e famiglie per le banche, in un contesto di elevati livelli di indebitamento gia’ all’inizio dell’orizzonte degli stress test.
La convenzione utilizzata nella calibrazione degli scenari avversi per gli stress test Eba e’ quella del ‘no policy change’, che si applica anche allo scenario avverso 2023.
Cio’ significa che non si ipotizzano altre reazioni di politica monetaria e di politica di bilancio diverse da quelle considerate nello scenario di base. Di conseguenza, dallo scenario avverso non e’ possibile dedurre alcuna informazione sulle future misure delle autorita’. Cio’ vale in particolare per il Transmission Protection Instrument (Tpi), il nuovo strumento (scudo) della Bce che puo’ essere attivato per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria nell’area dell’euro.
L’Eba precisa che ‘sebbene la calibrazione dello scenario avverso non consideri ulteriori risposte endogene della politica monetaria agli sviluppi avversi, tiene conto della reazione degli operatori di mercato, tra l’altro, alle misure di politica monetaria attualmente gia’ annunciate. Per quanto riguarda, in particolare, il Tpi, il suo semplice annuncio e la sua esistenza limiterebbero anche ex ante il rischio di dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate, nonche’ la misura in cui i tassi di mercato ne risentirebbero’.
Il rischio climatico non e’ considerato esplicitamente nello scenario in questo frangente perche’, dice l’Eba, ‘le metodologie per integrarlo in un quadro di stress test sono ancora in fase di sviluppo’.
Per quanto riguarda la pubblicazione dei dati dello stress test, il livello di trasparenza, assicura l’Eba, sara’ paragonabile agli esercizi precedenti: saranno pubblicati dati a livello di banca e rapporti aggregati. Le banche italiane coinvolte nello stress test sono Mps, Bpm, Bper, Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, Credito Emiliano, Iccrea – Istituto Centrale del Credito Cooperativo, Intesa Sanpaolo, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario, UniCredit.
Aps
(RADIOCOR) 31-01-23

COMUNICATI STAMPA MPS

COMUNICATO STAMPA

GRUPPO MPS: PER IL 2023 BCE CONFERMA REQUISITI PATRIMONIALI SREP IN LINEA
CON IL 2022 E GIA’ AMPIAMENTE RISPETTATI
SULLA BASE DEL TIER 1 RATIO FULLY LOADED AL 30 SETTEMBRE 2022, IL BUFFER SUL
RELATIVO REQUISITO PATRIMONIALE E’ PARI A 3,9 PUNTI PERCENTUALI
CON IL BUON ESITO DELL’AUMENTO DI CAPITALE E IL CONSEGUENTE
RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE, DECADE IL DIVIETO DI DISTRIBUZIONE DEI
DIVIDENDI
Siena, 27 dicembre 2022 – Banca Monte dei Paschi di Siena (“BMPS”) comunica di aver ricevuto la
decisione finale della Banca Centrale Europea (“BCE”) riguardante i requisiti patrimoniali da
rispettare a partire dal 1° gennaio 2023.
Considerato il buon esito dell’operazione di aumento di capitale per 2,5 miliardi di Euro, BCE ha,
inoltre, rimosso il divieto di distribuzione di dividendi, sostituendolo con l’obbligo per la Banca di
ottenere la preventiva autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza.
Nel 2023 per il Gruppo MPS – a livello consolidato – è previsto un requisito patrimoniale SREP
complessivo (Total SREP Capital Requirement – TSCR) del 10,75%, che include:
 un requisito minimo di fondi propri – Pillar 1 (“P1R”) dell’8% (di cui 4,50% in termini di CET1)
e
 un requisito aggiuntivo di Pillar 2 (“P2R”) del 2,75%, che si attesta sullo stesso livello che era
stato richiesto per il 2022, da detenere almeno per il 56,25% nella forma di capitale primario
di classe 1 – CET1 – e per il 75% nella forma di capitale di classe 1 – Tier 1.
Il requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio, ottenuto aggiungendo al TSCR un
Combined Buffer Requirement (CBR) del 2,75% è del 13,50%.
Il requisito minimo complessivo in termini di CET 1 ratio è pari al 8,80%, somma tra P1R (4,50%),
P2R (1,55%) e CBR (2,75%); il requisito minimo complessivo in termini di Tier 1 è pari al 10,82%,
inclusivo di P1R del 6%, P2R del 2,06% e CBR del 2,75%.
I coefficienti patrimoniali della Banca a livello consolidato al 30 settembre 2022, tenuto conto
dell’aumento di capitale conclusosi lo scorso 4 novembre per circa 2,5 mld di euro e dei relativi costi,
risultano pari a: 15,7% per il Common Equity Tier 1 ratio, 15,7% per il Tier 1 ratio, 19,5% per il Total
Capital ratio, calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2022; 14,7% per il Common Equity
Tier 1 ratio, 14,7% per il Tier 1 ratio, 18,5% per il Total Capital ratio, calcolati applicando i criteri a
regime.
Per quanto riguarda la Pillar II Capital Guidance (P2G), è confermata pari a 2,50%, da soddisfare
con Common Equity Tier 1.

COMUNICATO STAMPA

INFORMATIVA RICHIESTA DA CONSOB AI SENSI DELL’ART. 114 COMMA 5
DEL D.LGS. N. 58/98
Siena, 2 gennaio 2023 – In ottemperanza all’informativa mensile al mercato richiesta da
Consob ai sensi dell’art. 114 comma 5 del D.Lgs. n. 58/98 e relativa alle azioni poste in
essere e previste per il mantenimento delle condizioni di continuità aziendale, Banca
Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (la “Banca”) rimanda a quanto già riportato nel
comunicato stampa dell’11 novembre scorso.
In particolare, si ribadisce che la positiva conclusione dell’operazione di aumento di
capitale per 2,5 mld di euro, avvenuta il 4 novembre scorso, e la realizzazione di
importanti azioni previste nel Piano Industriale 2022-2026, fanno ritenere che siano
superati i dubbi significativi sulla continuità aziendale che erano stati dichiarati nelle
rendicontazioni precedenti il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022,
segnando una positiva svolta nella gestione della Banca.

I presenti comunicato saranno disponibili sul sito web all’indirizzo www.gruppomps.it