Assemblea Azionisti MPS, 11 aprile 2019

 

Si invitano i possessori di azioni a ritirare il biglietto assembleare scaricandolo con il Digital banking o  richiedendolo alla Filiale del proprio deposito titoli.

Per delegare l’Associazione, è possibile compilare lo spazio riservato alla delega o il modulo qui allegato inviando il tutto (delega + biglietto assembleare) per mail a:   associazbuongoverno@libero.it

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L’Associazione sarà anche disponibile ad incontrare i Soci e simpatizzanti presso i locali della Pubblica Assistenza di Siena il 3 ed il 5 aprile dalle ore 17.

 

Udienza 18 marzo e altro Processo in vista + Nuova avocatura

Nuova Avocazione Avv. FalaschiNotizie Radiocor – Finanza
Mps: Saccomanni testimone in aula al processo per Viola e Profumo
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 18 mar – La contabilizzazione dei derivati e la ‘moral suasion’ della Banca d’Italia su Banca Mps per il cambio dei vertici tra 2011 e 2012 sono stati i temi al centro della testimonianza di Fabrizio Saccomanni nel processo in corso al tribunale di Milano a carico dell’ex presidente Alessandro Profumo, l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola e l’ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori. L’attuale presidente di Unicredit e’ stato chiamato in aula in quanto e’ stato direttore generale della Banca d’Italia dal primo ottobre 2006 al 28 aprile 2013, quando e’ andato a ricoprire l’incarico di ministro dell’Economia. Per quanto riguarda la contabilizzazione dei derivati, alla base dell’accusa di false comunicazioni sociali contestata agli imputati, insieme alla manipolazione del mercato per quanto riguarda le posizioni di Viola e Profumo, e’ stato richiamato un documento del marzo 2013 condiviso da Banca d’Italia, Consob e Ivass, firmato da Saccomanni in qualita’ di presidente dell’Ivass, nel quale, ha spiegato il banchiere in aula ‘venne ribadito il principio che nella contabilizzazione deve prevalere la sostanza dell’operazione finanziaria, al di la’ della forma’. Si era arrivati alla stesura di questo atto perche’ ci sono ‘operazioni finanziarie che hanno una complessita’ tale che non e’ chiara la sostanza dell’operazione’, ha aggiunto Saccomanni, spiegando che le tre istituzioni non avevano firmato quel documento per qualche legame con il caso Mps ma perche’ ‘c’era l’esigenza generale di affermare il principio’ relativo alla contabilizzazione dei derivati, tanto che l’argomento era oggetto di dibattito ‘a livello internazionale’. Nei fatti, il documento richiamato in aula lasciava aperta la possibilita’ di contabilizzare le operazioni in derivati a ‘saldi aperti’ o a ‘saldi chiusi’. Mps per contabilizzare i derivati Alexandria e Santorini, con l’arrivo al vertice della banca di Viola e Profumo scelse la contabilizzazione ‘a saldi aperti’, che faceva emergere le operazioni ma che comunque era un sistema piu’ favorevole ed evitava di trattare gli strumenti finanziari in questione come derivati. Solo successivamente, nel dicembre del 2015, interverra’ la Consob imponendo alla banca senese la contabilizzazione di queste operazioni ‘a saldi chiusi’.
Fla- (RADIOCOR) 18-03-19 13:15:07 (0325) 5 NNNN
Notizie Radiocor – Finanza
Mps: Saccomanni testimone in aula al processo per Viola e Profumo -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 18 mar – Per quanto riguarda l’attivita’ di ‘moral suasion’ di Palazzo Koch su Mps, Saccomanni ha detto che ‘certamente’ c’e’ stata, richiamando due incontri – gia’ emersi in passato – tra i vertici di Bankitalia e quelli della banca senese e della Fondazione Mps. In particolare, Saccomanni ha ricordato che ‘c’era una situazione molto deteriorata e nel novembre 2011 partecipai a una riunione con il governatore Visco, al quale erano presenti i vertici di Mps (il presidente all’epoca era Giuseppe Mussari) e della Fondazione Mps. Facemmo presente ai responsabili della banca che c’era la necessita’ di un processo di riorganizzazione’. Dopo quell’incontro ‘allargato’, Saccomanni ha spiegato che ci fu ‘una riunione ristretta, alla quale partecipammo per la Banca d’Italia Visco ed io, e per Mps Mussari e il presidente della Fondazione, in cui chiedemmo un cambio della guardia’. Nei primi mesi del 2012, Saccomanni ha aggiunto che ci furono i primi risultati: ‘Ci furono le dimissioni del direttore generale Vigni e poi la decisione di Mussari di non ricandidarsi alla presidenza del cda’. A quel punto, al vertice di Mps approdarono Profumo come presidente e Viola come amministratore delegato. Alla domanda su quale fosse l’opinione di Banca d’Italia per quelle nomine, Saccomanni ha replicato che ‘la Banca d’Italia non esprime opinioni ex ante sulle decisioni delle banche vigilate. In quella occasione c’era l’auspicio che la nuova dirigenza fosse formata da persone competenti e con esperienza internazionale’. Al centro del processo in fase di dibattimento al tribunale di Milano c’e’ la presunta rappresentazione non corretta (appunto a ‘saldi aperti’ e non a ‘saldi chiusi’) nei conti della banca dei derivati Alexandria e Santorini nei bilanci 2011, 2012, 2013 e 2014. Viola e Profumo sono stati ai vertici della banca dal 2012 al 2015. I pm titolari del fascicolo (inizialmente aperto a Siena e poi trasmesso a Milano) Giordano Baggio, Stefano Civardi e Mauro Clerici avevano fatto richiesta di archiviazione per le 11 persone indagate nell’inchiesta, indicando tra le motivazioni “l’estrema difficolta’” a ravvisare il dolo. Alcuni piccoli azionisti della banca senese si erano opposti a questa richiesta per quanto riguarda le posizioni di Viola e Profumo e il Gip di Milano Livio Cristofano ha fissato una udienza per la discussione tra le parti e il Gip ha poi deciso di disporre l’imputazione coatta per Viola, Profumo e Salvadori, accogliendo invece la richiesta di archiviazione per gli altri indagati. La procura di Milano ha dovuto procedere con la richiesta di rinvio a giudizio e si e’ arrivati in aula.
Fla-
(RADIOCOR) 18-03-19 13:24:11 (0329) 5 NNNN

 

 

il video dell’intervista all’Avv. Falaschi.

https://youtu.be/Po0sWJ5-n84?t=95