Processo d’appello Mussari-Vigni

Mps, la Corte d’Appello assolve tutti gli imputati

Quindici anni difficili tra crisi e risanamenti

Redazione ANSAMILANO

06 maggio 202217:49 News

L’ex presidente di Mps Giuseppe MussariLa Corte d’Appello di Milano ha assolto tutti gli imputati, dall’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari all’ex dg Antonio Vigni fino alle banche Deutsche Bank AG, la sua filiale londinese e Nomura, nel processo sul caso banca Monte dei paschi di Siena con al centro le presunte irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata, Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh, effettuate da Rocca Salimbeni tra il 2008 e il 2012 per coprire le perdite dovute all’acquisizione di Antonveneta.

Mps: Appello, tutti assolti banche e manager 

Sono state revocate le confische agli enti per un totale di circa 150 milioni.

Stamane c’è stata una serie di revoche di costituzione di parte civile di risparmiatori che sono stati risarciti e nessuna replica delle parti processuali.

Il sostituto pg Gemma Gualdi, nell’affermare in aula che non intendeva aggiungere altro alla sua requisitoria, si è lamentata delle “personali opinioni nei confronti miei e dei giudici di primo grado” espresse in aula durante le discussioni da alcune difese.

“Finalmente giustizia è fatta”. Così l’avvocato Francesco Centonze che, con la collega Carla Iavarone, assiste l’ex dg di Mps Antonio Vigni, nel commentare la sentenza d’appello con cui sono stati assolti, in gran parte nel merito e in parte per prescrizione, tutti e 16 gli imputati dopo le condanne fino a 7 anni e 6 mesi del primo grado. Tutti gli avvocati in aula si sono abbracciati, alcuni si sono commossi e hanno espresso la loro “soddisfazione” coi cronisti. “I giudici sono stati coraggiosi”, ha detto il legale Francesco Isolabella.

“Sono molto contento che alla fine sia caduto l’ultimo pilastro di questa vicenda montata sulle menzogne di personaggi privi di scrupoli”. Così Gianluca Baldassarri, ex responsabile dell’area finanza di Mps, sull’assoluzione sua e di tutti gli imputati al processo in appello a Milano. Il manager, oltre a ricordare che per lui la vicenda è “iniziata in maniera drammatica” poiché fu arrestato, ha aggiunto: si diceva “che il mandate agreement era nascosto in cassaforte o che c’era la tangente. E poi c’è chi ha scritto lettere anonime per dire che c’era la banda del 5% e chi si è inventato i conti correnti allo Ior”.

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**Mps: Buongoverno Mps, ‘meravigliati da sentenza, mi aspetto ricorso in Cassazione’**

sab 7 maggio 2022, 3:51 PM
(Adnkronos) – “Siamo meravigliati e stupiti”. Maria Alberta Cambi, presidente dell’Associazione Buongoverno Mps, commenta così all’Adnkronos la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha assolto tutti gli imputati, dall’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari all’ex dg Antonio Vigni fino alle banche coinvolte, nel processo sul caso Mps con al centro le presunte irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata effettuate tra il 2008 e il 2012 dopo l’acquisizione di Antonveneta. “Avevamo compreso bene la sentenza di primo grado, che ci trovava assolutamente d’accordo su tutti i punti. Ora però esprimere un giudizio senza aver letto la motivazioni è difficile”, sottolinea la presidente dell’associazione che riunisce dipendenti di Mps, piccoli azionisti e cittadini con l’intento di tutelare il legame della banca con il territorio.
“Ora mi aspetto che la sostituto procuratore generale della Corte di Appello Gemma Gualdi faccia ricorso in Cassazione, anche se temo che tanti reati andranno in prescrizione fra poco”, continua. In ogni caso “rimangono aperti anche altri filoni, come quello degli Npl. Filoni che dovrebbero rimanere uniti, per comprendere meglio la gravità della questione”.
Per Cambi il problema di Mps riguarda tutto il sistema della giustizia italiana. “C’è il problema della prescrizione, tanti reati rischiano di decadere a causa dei tempi lunghi della giustizia. Bisogna riformare la giustizia e velocizzare i tempi”.

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