Esito udienza 8 giugno

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MILANO (Reuters) – Il gip di Milano Guido Salvini ha ritrasmesso alla procura gli atti dell’incidente probatorio nel procedimento sulla contabilizzazione dei crediti deteriorati dal 2012 al 2015 di Banca Mps e ha dato ai pm 45 giorni per decidere se chiedere il rinvio a giudizio o ripetere la richiesta di archiviazione per i tre indagati.

Lo si evince dall’ordinanza emessa oggi dal giudice dell’ultima tranche ancora in indagini preliminari dei vari procedimenti sulla gestione della banca senese: cioè quello in cui l’ex presidente Alessandro Profumo, l’ex AD Fabrizio Viola e l’ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori sono indagati per falso in bilancio sulla valutazione dei crediti iscritti a bilancio.

Il giudice ha inoltre recepito e quindi posto all’attenzione dei pm la memoria presentata dall’avvocato Mauro Minestroni, legale di alcune parti civili, in cui chiede che si proceda, oltre che per falso in bilancio, anche per falso in prospetto e manipolazione del mercato.

Lo scorso 30 aprile i periti nominati dal giudice hanno depositato una relazione finale, anche con documentazione acquisita presso la Bce, all’epoca dei fatti guidata dall’attuale premier Mario Draghi, in cui si sostiene che nei bilanci di Mps fino al 2017 ci furono “omesse svalutazioni di posizioni altamente problematiche” e dal 2012 al 2015 una ritardata contabilizzazione di oltre 11 miliardi di euro di sofferenze.

Tutti e tre gli imputati hanno sempre respinto ogni accusa.

Il gip Salvini il 25 luglio 2019 aveva rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dalla procura stessa nei confronti dei tre indagati e aveva disposto delle indagini integrative.

Nell’ambito del suo provvedimento di rigetto della richiesta di proscioglimento per tutti avanzata dalla procura, il giudice aveva invece disposto l’archiviazione della banca, che era stata indagata come persona giuridica, e che figura invece come parte offesa.

Il gip aveva infine conferito l’incarico della perizia il 19 dicembre 2019 nell’ambito dell’incidente probatorio chiesto dalla procura.

Lo scorso 15 ottobre Profumo, Viola e Salvadori sono stati condannati in primo grado dal Tribunale di Milano per falso in bilancio in relazione ai derivati Santorini e Alexandria. I legali di tutti e tre gli imputati hanno annunciato che faranno appello contro la sentenza.

(Emilio Parodi, in redazione a Milano Sabina Suzzi)

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