Notizie di stampa

 

Notizie Radiocor

Mps: Commissione Ue, cessioni e disinvestimenti tra nuovi impegni -2-

‘Roma ha chiesto proroga per proseguire ristrutturazione’ (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 02 ago – Nella nota diffusa dalla Commissione Europea si ricorda che “Nel luglio 2017 la Commissione aveva approvato il piano italiano a sostegno di una ricapitalizzazione precauzionale di Mps, basandosi su una serie di impegni presentati dall’Italia che prevedevano l’attuazione da parte della banca di misure specifiche per ripristinare la sua redditivita’ a lungo termine, ridurre al minimo le distorsioni della concorrenza e garantire un contributo proprio sufficiente a coprire le perdite e i costi di ristrutturazione”. La Commissione aggiunge “Questi impegni sono stati modificati per la prima volta nel settembre 2019. Inoltre l’Italia era tenuta a vendere la sua partecipazione in Mps entro una certa data.

Alcuni degli impegni originariamente assunti sono stati assolti nei tempi stabiliti: in particolare, Mps ha ridotto crediti deteriorati e costi di esercizio, migliorato le politiche di gestione dei rischi e rispettato varie limitazioni del suo modello operativo. Ciononostante nel luglio 2022 l’Italia ha chiesto una proroga dei termini per soddisfare altri impegni, nella fattispecie per vendere la partecipazione statale in Mps e consentire alla banca di realizzare determinati disinvestimenti e proseguire la ristrutturazione attraverso un’ulteriore riduzione del personale e dei costi di esercizio rispetto ai ricavi.

La Banca che venerdi’ approva i conti del primo semestre ha in programma una ricapitalizzazione da 2,5 miliardi da realizzare nel prossimo mese di ottobre. Bruxelles ricorda che e’ e’ la quinta banca italiana per attivita’ totali, con una quota di mercato nazionale del 6,4 per cento e alla fine del 2021 vantava un bilancio totale di circa 138 miliardi, 21.244 dipendenti e 1.368 filiali.

(RADIOCOR) 02-08-22 13:33:24

Processo d’appello Mussari-Vigni

Mps, la Corte d’Appello assolve tutti gli imputati

Quindici anni difficili tra crisi e risanamenti

Redazione ANSAMILANO

06 maggio 202217:49 News

L’ex presidente di Mps Giuseppe MussariLa Corte d’Appello di Milano ha assolto tutti gli imputati, dall’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari all’ex dg Antonio Vigni fino alle banche Deutsche Bank AG, la sua filiale londinese e Nomura, nel processo sul caso banca Monte dei paschi di Siena con al centro le presunte irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata, Alexandria e Santorini, Chianti Classico e Fresh, effettuate da Rocca Salimbeni tra il 2008 e il 2012 per coprire le perdite dovute all’acquisizione di Antonveneta.

Mps: Appello, tutti assolti banche e manager 

Sono state revocate le confische agli enti per un totale di circa 150 milioni.

Stamane c’è stata una serie di revoche di costituzione di parte civile di risparmiatori che sono stati risarciti e nessuna replica delle parti processuali.

Il sostituto pg Gemma Gualdi, nell’affermare in aula che non intendeva aggiungere altro alla sua requisitoria, si è lamentata delle “personali opinioni nei confronti miei e dei giudici di primo grado” espresse in aula durante le discussioni da alcune difese.

“Finalmente giustizia è fatta”. Così l’avvocato Francesco Centonze che, con la collega Carla Iavarone, assiste l’ex dg di Mps Antonio Vigni, nel commentare la sentenza d’appello con cui sono stati assolti, in gran parte nel merito e in parte per prescrizione, tutti e 16 gli imputati dopo le condanne fino a 7 anni e 6 mesi del primo grado. Tutti gli avvocati in aula si sono abbracciati, alcuni si sono commossi e hanno espresso la loro “soddisfazione” coi cronisti. “I giudici sono stati coraggiosi”, ha detto il legale Francesco Isolabella.

“Sono molto contento che alla fine sia caduto l’ultimo pilastro di questa vicenda montata sulle menzogne di personaggi privi di scrupoli”. Così Gianluca Baldassarri, ex responsabile dell’area finanza di Mps, sull’assoluzione sua e di tutti gli imputati al processo in appello a Milano. Il manager, oltre a ricordare che per lui la vicenda è “iniziata in maniera drammatica” poiché fu arrestato, ha aggiunto: si diceva “che il mandate agreement era nascosto in cassaforte o che c’era la tangente. E poi c’è chi ha scritto lettere anonime per dire che c’era la banda del 5% e chi si è inventato i conti correnti allo Ior”.

RIPRODUZIONE RISERVATA © Copyright ANSA

 

**Mps: Buongoverno Mps, ‘meravigliati da sentenza, mi aspetto ricorso in Cassazione’**

sab 7 maggio 2022, 3:51 PM
(Adnkronos) – “Siamo meravigliati e stupiti”. Maria Alberta Cambi, presidente dell’Associazione Buongoverno Mps, commenta così all’Adnkronos la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha assolto tutti gli imputati, dall’ex presidente di Mps Giuseppe Mussari all’ex dg Antonio Vigni fino alle banche coinvolte, nel processo sul caso Mps con al centro le presunte irregolarità nelle operazioni di finanza strutturata effettuate tra il 2008 e il 2012 dopo l’acquisizione di Antonveneta. “Avevamo compreso bene la sentenza di primo grado, che ci trovava assolutamente d’accordo su tutti i punti. Ora però esprimere un giudizio senza aver letto la motivazioni è difficile”, sottolinea la presidente dell’associazione che riunisce dipendenti di Mps, piccoli azionisti e cittadini con l’intento di tutelare il legame della banca con il territorio.
“Ora mi aspetto che la sostituto procuratore generale della Corte di Appello Gemma Gualdi faccia ricorso in Cassazione, anche se temo che tanti reati andranno in prescrizione fra poco”, continua. In ogni caso “rimangono aperti anche altri filoni, come quello degli Npl. Filoni che dovrebbero rimanere uniti, per comprendere meglio la gravità della questione”.
Per Cambi il problema di Mps riguarda tutto il sistema della giustizia italiana. “C’è il problema della prescrizione, tanti reati rischiano di decadere a causa dei tempi lunghi della giustizia. Bisogna riformare la giustizia e velocizzare i tempi”.

Assemblea Soci BMPS: intenzioni di voto del Buongoverno

INTENZIONI VOTO PER L’ASSEMBLEA 12.04.22 DI BMPS

BANCA MPS – AI SENSI DELLA COMUNICAZIONE CONSOB. N. DME/9081707 DEL 16.09.2009 – HA DOVUTO PUBBLICARE LE RELAZIONI DI CERTIFICAZIONE DELLA SOCIETA’ DI REVISIONE, IN CONSIDERAZIONE DI QUANTO RIPORTATO NELLE NOTE ILLUSTRATIVE AL BILANCIO IN MERITO ALLA CONTINUITA’ AZIENDALE.

IL CONSIGLIO DELL’ASSOCIAZIONE, ALL’UNANIMITA’, ESTREMAMENTE PREOCCUPATO PER LA SITUAZIONE DELLA BANCA, HA ESPRESSO QUESTO ORIENTAMENTO DI VOTO, CHE VIENE RIPORTATO NEL PROPRIO SITO.

PARTE ORDINARIA:

PUNTO 1) BILANCIO: CONTRARIO

PUNTO 2) REMUNERAZIONE: CONTRARIO

PUNTO 3) PERFORMANCE SHARES : ASTENUTO

PUNTO 4) REVOCA DI UN AMMINISTRATORE: CONTRARIO

PUNTO 5) NOMINA DI UN AMMINISTRATORE: ASTENUTO

PUNTO 6) NOMINA DI UN AMMINISTRATORE: ASTENUTO

PARTE STRAORDINARIA:

PUNTO 1) MODIFICA ART. 23 STATUTO: ASTENUTO

Azioni di responsabilità.

Proposta 1) favorevole

Proposta 2) favorevole

Inchiesta NPL: nuovi indagati e proroga dei tempi (dalla stampa)

Mps: in inchiesta su crediti deteriorati nuovi indagati e prorogati tempi

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 25 feb – Nel dettaglio, secondo quanto emerge dalla richiesta di proroga delle indagini, Viola, Profumo e Salvadori sono indagati per il reato di false comunicazioni sociali per i conti di Mps dalla prima trimestrale 2012 al primo semestre 2015. Viola e Profumo sono indagati anche per i reati di falso in prospetto e manipolazione del mercato. Sono indagati per il reato di false comunicazioni sociali gli ex dirigenti preposti alla redazione dei documento contabili societari Daniele Bigi (bilancio 2012) e Arturo Betunio (bilancio 2013-2014 e 2015).
Per il bilancio 2015 e’ indagato anche l’allora presidente del cda Massimo Tononi, cui sono contestati i reati di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato. Le indagini sono andate poi oltre al bilancio 2015 di Mps, riguardando anche i conti della banca del 2016 e 2017. Per il bilancio 2016, sono indagati per i reati di false comunicazioni sociali e manipolazione del mercato l’ex presidente Alessandro Falciai, l’ex ad Marco Morelli e il dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari Nicola Massimo Ciarelli. Questi ultimi due sono indagati per gli stessi reati anche per il bilancio 2017 della banca insieme alla allora presidente del cda Stefania Bariatti.
(RADIOCOR) 25-02-22 16:44:35

Mps, salgono gli indagati sul caso crediti deteriorati, ci sono anche Morelli e Tononi

Economia  Siena News 25 FEBBRAIO 2022

Sono saliti a dieci, con sette nuovi indagati, le persone iscritte dalla procura di Milano nell’ambito dell’inchiesta sulla correttezza contabilizzazione dei crediti deteriorati (Npl) nelle relazioni dei bilanci della Banca Monte dei Paschi di Siena dalla trimestrale del 31 marzo 2012 alla semestrale del 30 giugno 2015.

È quanto emerge dalla richiesta di proroga di 3 mesi delle indagini preliminari inoltrata dai pm Roberto Fontana e Giovanna Cavalleri al gip Guido Salvini. Lo stesso giudice, nel luglio 2019, aveva rigettato la richiesta di archiviazione avanzata dai pm Civardi, Baggio e Clerici, allora titolari del fascicolo, nei confronti dei tre indagati iniziali per falso in bilancio: l’ex presidente di Mps Alessandro Profumo, l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola e l’ex presidente del collegio sindacale Paolo Salvadori. L’istanza della procura è arrivata al gip pochi giorni prima della scadenza dei termini fissati per il 28 febbraio

. Ora spetta al giudice Salvini decidere se concedere o meno una proroga delle indagini preliminari fino al 22 maggio per permettere ai pm Fontana e Cavalleri di concludere i loro accertamenti. Tra le attività svolte negli scorsi mesi dagli inquirenti – come emerge dalla richiesta di proroga – sono stati sentiti come persone informate sui fatti un capo team degli ispettori di Bankitalia e anche gli ex responsabili della direzione crediti Mps dal 2012 al 2016. I riscontri avuti dalle audizioni ha portato i pm a aggiornare a fine luglio il registro degli indagati, in cui fino a quel momento comparivano gli ex vertici Profumo, Viola e Salvadori.

Tra i 7 nuovi indagati accusati di falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione al bilancio e alle relazioni intermedie dell’istituto del 2016 ci sono anche l’allora presidente del cda Alessandro Falciai e l’ad dal 2016 al 2020 Marco Morelli ed anche Massimo Tononi, attuale presidente di Banco Bpm. A Tononi, a capo del cda di Mps dal 2015 al 2016, i pm milanesi contestano le accuse di falso in bilancio e manipolazione del mercato in relazione al bilancio dell’istituto del 2015.