Notizie

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Incontro del 13 marzo con l’A.D.

 

https://www.radiosienatv.it/mps-e-il-nodo-cda-la-marcia-guelfa-verso-rocca-salimbeni/

“Sullo sfondo i piccoli azionisti diverranno sempre più microazionisti, nonostante l’incontro avuto lunedì con Lovaglio. Un confronto della durata di un’ora e mezzo durante il quale l’amministratore delegato avrebbe ribadito l’intento dello Stand Alone.”

 

https://www.ilcittadinoonline.it/cronaca/siena-cronaca/buongoverno-mps-verso-un-futuro-di-banca-del-territorio/

 

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Mps, il 20 aprile l’assemblea dei soci per il bilancio e il rinnovo del cda:

 

Mps, il 20 aprile l’assemblea dei soci per il bilancio e il rinnovo del cda – Siena News

 

N.B.  La modalità di svolgimento sarà “non in presenza”:

https://www.gruppomps.it/static/upload/202/2023_03_10_ex_copy_avviso_convocazione_assemblea_rq.pdf

 

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il nostro comunicato:

Banca MPS, in balìa della speculazione

 

“Banca MPS in balìa della speculazione” – Il Cittadino Online

L’Associazione Buongoverno commenta a proposito: “il Fondo Enpam (cassa dei medici e odontoiatri), ora è la volta di AXA, da qualcuno indicato come partner leale e affidabile, ma che non ha avuto alcuna remora a liquidare l’intera quota in suo possesso, incassando una bella plusvalenza, indifferente al naturale contraccolpo che avrebbe subito il titolo MPS in Borsa”.

“In alcune assemblee di MPS degli scorsi anni avevamo fatto presente l’enorme vantaggio che stava avendo AXA, utilizzando la rete di Banca MPS per vendere i suoi prodotti, con notevoli margini per se stessa più che per MPS. Nessuno, come al solito, aveva colto questi nostri dubbi. Ed ecco che, in una fase piuttosto delicata per la situazione di MPS, la società francese ha di nuovo privilegiato i suoi interessi e, da quanto si apprende dai media, potrà continuare ad usufruire dei vantaggi derivanti, guarda caso, dalla proroga dell’accordo effettuata anticipatamente dall’allora A.D. di Banca MPS Morelli, oggi Executive Chairman di Axa” conclude.

5 marzo 2023

 

 

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L’intervento del socio M. Montigiani a RadioSienaTV – 9 febbraio 2023

 

Mps: Consob la toglie da ‘black list’ ma obbligo informativa trimestrale -2-
(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 31 gen – Mps era finita in ‘black list’ Consob, ricorda l’Autorita’, dopo aver letto, nel bilancio 2020, del richiamo di informativa da parte del revisore della banca “sulle significative incertezze sulla continuita’ aziendale” oltreche del superamento del limite previsto dall’art. 2446 del codice civile riguardo al bilancio 2020. Banca Mps, scrive Consob, nell’istanza di revoca dello scorso 3 gennaio rilevava la positiva conclusione dell’aumento di capitale per 2,5 miliardi a novembre e la realizzazione di importanti azioni previste nel piano industriale al 2026 e quindi a giudizio della banca “fanno ritenere che siano superati i dubbi significativi sulla continuita’ aziendale che erano stati dichiarati nelle rendicontazioni precedenti il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022, segnando una positiva svolta nella gestione” di Banca Mps. La Consob ricorda che nell’assemblea che a settembre ha varato l’aumento di capitale e’ stata approvata anche la riduzione del capitale per coprire le perdite. Alla luce di questi due elementi, l’aumento di capitale e la copertura delle perdite con la riduzione del capitale sociale, la Consob ritiene quindi superati gli obblighi di informativa mensile sulla continuita’ aziendale.
Ggz
(RADIOCOR) 31-01-23

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Eba: lanciato stress test banche, risultati a fine luglio -3-
Nove gli istituti italiani coinvolti (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 31 gen – Una differenza importante rispetto allo scenario precedente sono le ipotesi sia per i tassi di interesse che per l’inflazione.
Lo scenario avverso dell’esercizio 2021 e’ stato caratterizzato da un contesto di tassi di interesse “piu’ bassi per piu’ tempo”, insieme a un’inflazione molto bassa.
Lo scenario avverso presenta invece ora un’inflazione elevata e persistente, che innesca un rapido e forte aumento dei tassi di interesse di mercato e dei premi al rischio, peraltro sostenuti nell’orizzonte. Tale configurazione, indica l’Eba, contribuisce alla severita’ del quadro macroeconomico ipotizzato, frenando la domanda attraverso il reddito reale e gli effetti negativi sui costi di finanziamento. Aumenta inoltre i rischi di insolvenza di imprese e famiglie per le banche, in un contesto di elevati livelli di indebitamento gia’ all’inizio dell’orizzonte degli stress test.
La convenzione utilizzata nella calibrazione degli scenari avversi per gli stress test Eba e’ quella del ‘no policy change’, che si applica anche allo scenario avverso 2023.
Cio’ significa che non si ipotizzano altre reazioni di politica monetaria e di politica di bilancio diverse da quelle considerate nello scenario di base. Di conseguenza, dallo scenario avverso non e’ possibile dedurre alcuna informazione sulle future misure delle autorita’. Cio’ vale in particolare per il Transmission Protection Instrument (Tpi), il nuovo strumento (scudo) della Bce che puo’ essere attivato per contrastare dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate che rappresentano una seria minaccia per la trasmissione della politica monetaria nell’area dell’euro.
L’Eba precisa che ‘sebbene la calibrazione dello scenario avverso non consideri ulteriori risposte endogene della politica monetaria agli sviluppi avversi, tiene conto della reazione degli operatori di mercato, tra l’altro, alle misure di politica monetaria attualmente gia’ annunciate. Per quanto riguarda, in particolare, il Tpi, il suo semplice annuncio e la sua esistenza limiterebbero anche ex ante il rischio di dinamiche di mercato ingiustificate e disordinate, nonche’ la misura in cui i tassi di mercato ne risentirebbero’.
Il rischio climatico non e’ considerato esplicitamente nello scenario in questo frangente perche’, dice l’Eba, ‘le metodologie per integrarlo in un quadro di stress test sono ancora in fase di sviluppo’.
Per quanto riguarda la pubblicazione dei dati dello stress test, il livello di trasparenza, assicura l’Eba, sara’ paragonabile agli esercizi precedenti: saranno pubblicati dati a livello di banca e rapporti aggregati. Le banche italiane coinvolte nello stress test sono Mps, Bpm, Bper, Cassa Centrale Banca – Credito Cooperativo Italiano, Credito Emiliano, Iccrea – Istituto Centrale del Credito Cooperativo, Intesa Sanpaolo, Mediobanca – Banca di Credito Finanziario, UniCredit.
Aps
(RADIOCOR) 31-01-23

COMUNICATI STAMPA MPS

COMUNICATO STAMPA

GRUPPO MPS: PER IL 2023 BCE CONFERMA REQUISITI PATRIMONIALI SREP IN LINEA
CON IL 2022 E GIA’ AMPIAMENTE RISPETTATI
SULLA BASE DEL TIER 1 RATIO FULLY LOADED AL 30 SETTEMBRE 2022, IL BUFFER SUL
RELATIVO REQUISITO PATRIMONIALE E’ PARI A 3,9 PUNTI PERCENTUALI
CON IL BUON ESITO DELL’AUMENTO DI CAPITALE E IL CONSEGUENTE
RAFFORZAMENTO PATRIMONIALE, DECADE IL DIVIETO DI DISTRIBUZIONE DEI
DIVIDENDI
Siena, 27 dicembre 2022 – Banca Monte dei Paschi di Siena (“BMPS”) comunica di aver ricevuto la
decisione finale della Banca Centrale Europea (“BCE”) riguardante i requisiti patrimoniali da
rispettare a partire dal 1° gennaio 2023.
Considerato il buon esito dell’operazione di aumento di capitale per 2,5 miliardi di Euro, BCE ha,
inoltre, rimosso il divieto di distribuzione di dividendi, sostituendolo con l’obbligo per la Banca di
ottenere la preventiva autorizzazione da parte dell’Autorità di Vigilanza.
Nel 2023 per il Gruppo MPS – a livello consolidato – è previsto un requisito patrimoniale SREP
complessivo (Total SREP Capital Requirement – TSCR) del 10,75%, che include:
 un requisito minimo di fondi propri – Pillar 1 (“P1R”) dell’8% (di cui 4,50% in termini di CET1)
e
 un requisito aggiuntivo di Pillar 2 (“P2R”) del 2,75%, che si attesta sullo stesso livello che era
stato richiesto per il 2022, da detenere almeno per il 56,25% nella forma di capitale primario
di classe 1 – CET1 – e per il 75% nella forma di capitale di classe 1 – Tier 1.
Il requisito minimo complessivo in termini di Total Capital ratio, ottenuto aggiungendo al TSCR un
Combined Buffer Requirement (CBR) del 2,75% è del 13,50%.
Il requisito minimo complessivo in termini di CET 1 ratio è pari al 8,80%, somma tra P1R (4,50%),
P2R (1,55%) e CBR (2,75%); il requisito minimo complessivo in termini di Tier 1 è pari al 10,82%,
inclusivo di P1R del 6%, P2R del 2,06% e CBR del 2,75%.
I coefficienti patrimoniali della Banca a livello consolidato al 30 settembre 2022, tenuto conto
dell’aumento di capitale conclusosi lo scorso 4 novembre per circa 2,5 mld di euro e dei relativi costi,
risultano pari a: 15,7% per il Common Equity Tier 1 ratio, 15,7% per il Tier 1 ratio, 19,5% per il Total
Capital ratio, calcolati applicando i criteri transitori in vigore per il 2022; 14,7% per il Common Equity
Tier 1 ratio, 14,7% per il Tier 1 ratio, 18,5% per il Total Capital ratio, calcolati applicando i criteri a
regime.
Per quanto riguarda la Pillar II Capital Guidance (P2G), è confermata pari a 2,50%, da soddisfare
con Common Equity Tier 1.

COMUNICATO STAMPA

INFORMATIVA RICHIESTA DA CONSOB AI SENSI DELL’ART. 114 COMMA 5
DEL D.LGS. N. 58/98
Siena, 2 gennaio 2023 – In ottemperanza all’informativa mensile al mercato richiesta da
Consob ai sensi dell’art. 114 comma 5 del D.Lgs. n. 58/98 e relativa alle azioni poste in
essere e previste per il mantenimento delle condizioni di continuità aziendale, Banca
Monte dei Paschi di Siena S.p.A. (la “Banca”) rimanda a quanto già riportato nel
comunicato stampa dell’11 novembre scorso.
In particolare, si ribadisce che la positiva conclusione dell’operazione di aumento di
capitale per 2,5 mld di euro, avvenuta il 4 novembre scorso, e la realizzazione di
importanti azioni previste nel Piano Industriale 2022-2026, fanno ritenere che siano
superati i dubbi significativi sulla continuità aziendale che erano stati dichiarati nelle
rendicontazioni precedenti il resoconto intermedio di gestione al 30 settembre 2022,
segnando una positiva svolta nella gestione della Banca.

I presenti comunicato saranno disponibili sul sito web all’indirizzo www.gruppomps.it

Rinvio a giudizio ex vertici Mps

Mps: Procura chiede rinvio a giudizio 4 ex vertici.

Chiesto rinvio per Profumo, Tononi, Viola e Betunio (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 16 dic – La procura di Milano ha chiesto il rinvio a giudizio per gli ex vertici di Banca Mps, gli ex presidente Alessandro Profumo e Massimo Tononi, l’ex amministratore delegato Fabrizio Viola e l’ex dirigente predisposto alla redazione dei documenti contabili societari Arturo Betunio. La richiesta di rinvio a giudizio e’ nell’ambito del procedimento penale relativo ai bilanci e alle comunicazioni al mercato per gli anni 2014-2015-2016 dell’istituto. Lo annuncia la Procura di Milano con una nota.

Le accuse nei loro confronti sono, a vario titolo, false comunicazioni sociali, falso in prospetto e manipolazione del mercato. I 4 ex vertici erano gia’ stati destinatari, ricorda la Procura, dell’articolo 415 bis del codice di procedura penale, ovvero l’avviso di chiusura delle indagini preliminari. E’ stata invece stralciata la posizione della banca che verra’ “definita separatamente”, dice la nota.

Com-Sim

(RADIOCOR) 16-12-22 19:49:14 (0661)AVV 5 NNNN

Mps: Profumo, sono tranquillo, ho operato correttamente

Sempre in proficuo e condiviso confronto Autorita’ controllo (Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Roma, 16 dic – “Sono tranquillo. Ho operato correttamente, nel pieno rispetto del (mutevole) quadro normativo e sempre nell’ambito di un proficuo e condiviso confronto con le Autorita’ di controllo”. Questo il commento di Alessandro Profumo in seguito alle notizie provenienti dal tribunale di Milano.

Mlp

(RADIOCOR) 16-12-22 20:04:00 (0670)AVV 5 NNNN

Assoluzioni Mussari e Co.: ricorso della Procura generale e della Consob

Consob: deciso il ricorso contro l’assoluzione di Mussari e gli altri
Data: 12 Dicembre 2022 15:12

in: Economia e Politica

Dopo la procura di Milano anche la commissione ricorre contro la sentenza
ROMA. La Consob ha deciso di fare ricorso in Cassazione contro la sentenza della Corte d’Appello di Milano che ha assolto tutti gli imputati del caso Monte dei Paschi. Lo scorso 29 settembre, erano stati assoltii: Giuseppe Mussari, Antonio Vigni, Daniele Pirondini, Gian Luca Baldassarri, Marco Di Santo, Sadeq Sayeed e Raffaele Ricci, cui venivano contestati i falsi contabili sul trattamento nei bilanci Mps delle operazioni Alexandria e Santorini tra il 2008 e il 2013. Contro la sentenza di assoluzione aveva già fatto ricorso, con argomentazioni durissime, la procura generale.

Come riporta la Verità nella sezione “Affari”, “Nel ricorso, lungo 124 pagine, la Commissione segnala una serie di “errori, omissioni e travisamenti” nei quali sarebbe incorsa la Corte nella sua sentenza. Tra questi, il non aver considerato tra le prove i comunicati finanziari emessi da Mps come regolati dal Tuf (Testo unico della finanza). La Commissione rammenta ad esempio che i “comunicati stampa diffusi dalle società quotate, aventi ad oggetto i dati economico finanziari esposti nelle rendicontazioni contabili periodiche rappresentano lo specchio fedele di quanto viene riportato nelle stesse, in quanto è la stessa normativa di settore che (lo) prevede espressamente”.

Ancora sulle false comunicazioni (ma relativamente a un diverso capo d’imputazione), secondo la Consob la Corte “non ha svolto un esame globale dei diversi elementi di prova disponibili, valutandoli in maniera parcellizzata senza porli in vicendevole rapporto tra di loro”.

“Ampio spazio viene dedicato anche alle motivazione con le quali la sentenza d’appello ha ritenuto che le operazioni incriminate, Alexandria e Santorini, non fossero in realtà dei derivati e quindi fossero stati riportati correttamente nei bilanci della banca. Uno dei passaggi più discussi della sentenza milanese perché nega di fatto quanto stabilito oltre che dalla Consob anche dalla Bafin (l’autorità tedesca di controllo dei mercati). Nonché da Deutsche Bank e Nomura, ovvero le due banche controparti di Mps nella strutturazione delle operazioni”, conclude il quotidiano.

Copyright © 2017 IlCittadinoOnline.it Registrazione Tribunale di Siena n. 13 del 12 Settembre 2008

https://www.ilgiornale.it/news/cronaca-giudiziaria/crac-mps-tutto-rifare-procura-generale-contro-assoluzioni-2086444.html

https://www.lanazione.it/siena/cronaca/anche-la-consob-dopo-la-procura-fa-ricorso-contro-le-assoluzioni-1.8295915/amp

Dopo l’assemblea….

Intervento in assemblea Soci MPS di Norberto Sestigiani:
Intervento in Assemblea 15.09.2022

Esito delle votazioni (a favore della delibera, oltre il MEF, ha votato lo 0,7624!!!)
esito votazioni

Intervista ai piccoli azionisti: ennesimo bagno di sangue:
https://fb.watch/fzke6Zorkc

Ringraziamo tutti coloro che ci hanno delegato.
Immaginiamo che i Soci MPS abbiano ricevuto una lettera dalla Banca. A chi restano delle azioni, benché accorpate 100:1, è consentito di partecipare ad eventuali azioni legali restando socio. Per le scelte future in merito alla sottoscrizione dell’aumento, non è stato ancora pubblicato il prospetto anche se è ovvio che potrebbe essere oltremodo onerosa. Non a caso noi in assemblea non siamo stati a favore dell’aumento di capitale, in quanto estremamente penalizzante per i piccoli azionisti, pur consapevoli della complessa situazione della Banca.

Notizie di stampa

Borsa: Mps -2%, verso aumento di capitale iperdiluitivo

(Il Sole 24 Ore Radiocor Plus) – Milano, 24 ago – Vendite su Mps a Piazza Affari, dove i titoli dell’istituto cedono il 2,15% a 0,3736 euro. Le quotazioni della banca senese restano sotto i riflettori in vista dell’assemblea che il prossimo 15 settembre dovra’ approvare l’aumento di capitale da 2,5 miliardi. Cifra monstre che si confronta con una capitalizzazione di Borsa attualmente pari a 374 milioni.
Cifre che rendono piu’ complicata l’operazione, dato che impediranno l’emissione di nuove azioni a sconto rilevante rispetto ai valori al netto del diritto di opzione. Come riferito da Repubblica, che cita i primi conteggi circolati tra le banche del consorzio di garanzia, non sara’ possibile offrire un sconto sul Terp superiore al 13%, ‘una frazione di quello concesso in casi simili’. Prezzi che comporterebbero multipli poco attraenti per i potenziali sottoscrittori: si parla di circa 0,4 volte il patrimonio, valutazione superiore a quella di banche come Banco Bpm e Bper. L’a.d. Luigi Lovaglio provera’ quindi a convincere gli investitori istituzionali in una serie di incontri in calendario all’estero nelle prossime settimane e potrebbe puntare, secondo il quotidiano, sull’emissione di azioni a prezzi tanto bassi da costituire in pratica ‘un’opzione sul rilancio’ dell’istituto.
(RADIOCOR) 24-08-22 10:28:15